Porto Torres. Approdi, limiti, città
Incastonata nel Golfo dell’Asinara, alla foce del Rio Mannu, Porto Torres ha sempre vissuto tra terra e mare, in un continuo dualismo che nel corso dei secoli ha donato a questa città un’identità complessa e stratificata. La sua storia ha inizio nel I secolo a.C. ed è legata alla fondazione della Colonia Iulia di Turris Libisonis da parte di cittadini romani.
Nel corso dei secoli Porto Torres ha conosciuto profondi cambiamenti ma nonostante questo ha sempre ricoperto il ruolo importante di punto d’incontro, tra popoli, culture e maestranze che hanno lasciato traccia del loro passaggio.
L’ultima rivoluzione che ancora oggi caratterizza il centro turritano è probabilmente identificabile nell’avvento dell’industria petrolchimica, capace di unire un tessuto urbano e sociale che prima era caratterizzato da chi viveva di pesca e quindi abitava le immediate vicinanze del porto, i cosiddetti posthudurresi, e da chi viveva del lavoro dei campi e si concentrava attorno alla Basilica di San Gavino, detti bainzini. Questa trasformazione porterà la comunità a una crescita esponenziale e oltre all’espansione del contesto urbano e portuale porterà a un progressivo abbandono dei campi per la nuova prospettiva industriale.
Le vicende successive all’abbandono del petrolchimico sono oggi note e caratterizzano l’odierno tessuto urbano e sociale, alla ricerca di nuove prospettive che diano nuovo slancio al centro turritano.
In questo contesto dinamico, il paesaggio cittadino ha vissuto momenti travagliati di trasformazione, fino ad arrivare ad un’immagine odierna variegata e multiforme. Proprio queste peculiarità ci hanno indirizzato verso la scelta di dedicare un intero progetto al racconto fotografico del paesaggio di Porto Torres.
Si è deciso di portare a compimento tre racconti fotografici differenti, sviluppati da ciascun membro del collettivo, con il tentativo di dare una lettura individuale di tre diversi ambiti paesaggistici della città. In maniera del tutto spontanea, si è scelto di raccontare ciascuno un contesto periferico, ma allo stesso tempo centrale, di Porto Torres.
Questo lavoro entusiasmante e gratificante ci ha di permesso di entrare nella storia e nel presente di questa parte di Sardegna, portandoci a riflettere sui colori e sulle linee di un paesaggio antico e vissuto e sul ruolo della fotografia, capace di evocare e restituire a noi stessi e alla comunità le mille sfumature di questa importante città, posta alle porte della Nurra.
Pubblicazione
Titolo: Porto Torres. Approdi, limiti, città
Progetto grafico: Stefano Campus
Testi: Giacomo PIsano, Eugenio Cossu, Marcello Seddaiu, Roberto Deaddis, Fabio Piccioni
Formato: 23x22 cm
Rilegatura: Filo refe
Pagine: 72
Fotografie: 45
Autori fotografie: Marcello Seddaiu, Roberto Deaddis, Fabio Piccioni
Carta copertina: Carta usomano 350 gr
Numero copie: 200
Prezzo: 25 €
Per l'acquisto scrivere a paesaggioanordovest@gmail.com